la Nuova Venezia, 9 luglio 2012


L’ecologia della mente diventa nuova arte

Uno spirito libero come pochi quello dell’eclettico Gregory Bateson (1904- 1980). La sua avventurosa storia si materializza per tre giorni a Forte Marghera grazie al progetto «Ecology of Mind», promosso da Marco Polo System e realizzato da Andrea Penzo e da Cristina Fiore dell’associazione culturale Cantiere Corpo Luogo. L’iniziativa prevede la collaborazione con alcuni studiosi del Circolo Bateson (www.circolobateson.it) e la partecipazione di una decina di artisti che creeranno delle opere, ispirandosi ai temi degli incontri.

«Ecology of Mind», dal nome del capolavoro del biologo, antropologo e filosofo inglese, parte oggi alle 18 al Capannone Palmanova di forte Marghera con la fondatrice del Circolo, Rosalba Conserva, che parla de «La struttura che connette gli organismi e i sistemi viventi. Gregory Bateson e l’ecologia della mente». Domani alla stessa ora Tiziano Possamai, docente di Psicologia della Comunicazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con «La struttura che sconnette e la natura correttiva dell’arte». Chiude il ciclo mercoledì la ricercatrice Silvia Demozzi nell’incontro «Forma, sostanza e differenza: metamorfosi co-creative».
Nonostante la complessità dei titoli, gli incontri sono l’occasione per conoscere  l’uomo che sposò l’affascinante antropologa Margaret Mead, salpò all’avventura tra gli Iatmul della Nuova Guinea e scrisse numerose pagine sul comportamento delle lontre e delle foche in contesti di gioco.

Saranno presenti gli artisti Giacomo Artusi, Lia Cecchin, Piergiorgio Del Ben, Stefano De Longhi, Alberto Faretto, Arianna Marcolini, Graziano Meneghin, Francesco Nordio, Benedetta Panisson, Anna Ramasco, Lucio Serpai, Matteo Stocco e Nicole Voltan, provenienti da diversi contesti culturali. Per alcuni mesi gli artisti riempiranno di colori, disegni e installazioni il Forte seguiti da Penzo e Fiore che tracceranno una sorta di storyboard dell’avventura da pubblicare in seguito con la casa editrice “Con-fine” di Bologna. Le opere saranno esposte al pubblico in autunno. È allora che si potranno ammirare alcune tappe del pensiero di Bateson tradotte in arte.

Nato a Grantchester in Inghilterra, Bateson si formò a Cambridge e poi in America. La sua vita fu teatro di dure prove: l’assassinio di un fratello e il suicidio per amore dell’altro. Tanti i successi come la partecipazione al nascente gruppo a New York dei «cibernetici» insieme alle più grandi menti matematiche del calibro di Norbert Wiener e John von Neumann. Nell’ultima parte della sua vita Bateson torna a occuparsi di etologia, studiando polipi e delfini alle Hawaii, fino ad una misteriosa malattia. Non si abbattè e scrisse «Mente e Natura», l’ultimo saggio prima della morte dovuta a un fuoco di Sant’Antonio nel Centro Zen di San Francisco. Info: 349 6674240. www.parcodelcontemporaneo.it

Vera Mantengoli